La prima cosa da dire è; Via del Babuino è molto più bella così!
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Foto dal Corriere della Sera |
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La "nuova" Via del Babuino |
Forse non è così facile come potrebbe sembrare scrivere della rinnovata Via del Babuino, soprattutto se non si è interessati alla propaganda politica o alla difesa di qualche interesse particolare se non quello della città e dei cittadini, ma cercherò di farlo usando il mio stile e la mia testa, come faccio sempre e ho già fatto tempo fa con Piazza San Silvestro e l'Ara Pacis ad esempio, perché credo sia l’unica strada giusta.
Mi scuseranno i non romani della romano-centricità del blog, ma vivo qui e mi piace scrivere di quello che conosco e posso osservaredirettamente. In fondo può essere vista come una possibilità di “visitare” in qualche modo Roma anche quando non la si può raggiungere. Poi per fortuna mi capita anche di viaggiare e raccontare anche altri luoghi, paesaggi e città, come ho fatto con Madrid, le Langhe, Malaga e il Ragusashire.
La riqualificazione, valorizzazione e pedonalizzazione del tridente Mediceo, per usare le parole di Roma Capitale, comprende una serie di interventi che coinvolgono, oltre a Via del Babuino, Piazza di Spagna, la viabilità minore di Via del Corso e Via di Ripetta.
La riqualificazione, valorizzazione e pedonalizzazione del tridente Mediceo, per usare le parole di Roma Capitale, comprende una serie di interventi che coinvolgono, oltre a Via del Babuino, Piazza di Spagna, la viabilità minore di Via del Corso e Via di Ripetta.
Inutile dire che il progetto di riqualificazione di Via del Babuino e del cosiddetto tridente mediceo ha scatenato moltissime polemiche e discussioni tra residenti, commercianti, amanti degli scooter, ciclisti, mariniani, alemanniani ecc…, ma come potrebbe essere altrimenti di fronte ad una novità tanto importante per chi vive e lavora lì, avvenuta per di più nella città capitale di uno Stato di inguaribili litigiosi?
Via del Babuino prima dei lavori di riqualificazione |
Bisogna aggiungere a questo punto, diciamo per dovere di cronaca, che il progetto si inserisce in una tendenza internazionale che mira a liberare le zone centrali delle città dalle auto e che si sta diffondendo già da molti anni in quasi tutte le città del mondo.
Roma da questo punto di vista è rimasta piuttosto indietro, soprattutto perché i suoi abitanti, almeno la maggioranza, non vedono benefici in una trasformazione della loro città in questa direzione.
Roma da questo punto di vista è rimasta piuttosto indietro, soprattutto perché i suoi abitanti, almeno la maggioranza, non vedono benefici in una trasformazione della loro città in questa direzione.
Non capisco però perché si parli di pedonalizzazione; Via del Babuino non è stata pedonalizzata e lo dimostra con evidenza il fatto che sono stati realizzati dei marciapiedi in lastre di basalto sopraelevati rispetto alla quota della sede stradale, che in caso di pedonalizzazione reale non avrebbe ragione di esistere.
Proprio a questo proposito mi chiedo come mai non siano state studiate altre soluzioni a mio avviso più adatte. La migliore e anche la più semplice, veloce ed economica sarebbe stata sicuramente quella di realizzare un’unica pavimentazione allo stesso livello, differenziando solo con un disegno a terra o con materiale di colore diverso o con arredi e verde, la fascia carrabile e quella pedonale.
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Dettagli dell'intervento di riqualificazione di Via del Babuino |
Durante la piacevole passeggiata che ho fatto da Piazza di Spagna a Piazza del Popolo, ho visto passare un discreto numero di auto e purtroppo me ne sono accorto soprattutto a causa del notevole rumore, provocato sia dalla velocità eccessiva– in una strada che si definisce pedonale dovrebbe essere al massimo di 30km/h – che dalla finitura stradale. Il selciato, in gergo sanpietrino, su una strada carrabile - ripeto passavano varie auto tra residenti, taxi e autorizzati - è una scelta molto discutibile e rumorosa, e a Roma lo sappiamo bene.
Quando saremo pronti per una riqualificazione acustica della città?
Per ridurre la velocità e rendere meno pericolosi gli attraversamenti poi la cosa migliore forse sarebbe stata realizzarli sopraelevati, alla quota del marciapiede, come dossi per le auto, che avrebbero reso anche più semplice il superamento delle barriere architettoniche e ridotto il numero delle rampette.